

Le prime due visite aziendali esterne hanno consentito a studentesse e studenti del corso di Business Model Innovation di venire a conoscere di due tipologie di innovazione molto interessanti all’interno del variegato mondo del food & wine.
Piazza Scammacca – la cui visita si è svolta il 6 ottobre – è un format decisamente innovativo nell’ambito della ristorazione. E’ un esempio di rigenerazione urbana nel cuore della “movida” catanese, che combina cultura e food. E’ un caso interessante di sharing economy, dove la condivisione di spazi fra più micro-imprese della ristorazione è anche condivisione di servizi aziendali, di un modello di gestione attento ai tempi e ai costi e di un “concept” di mercato urbano capace di coniugare tradizione ed innovazione. E’ sicuramente un caso innovativo dal punto di vista della governance, anche per le modalità concertate con cui le micro-imprese presenti a Piazza Scammacca hanno ottenuto i finanziamenti di Resto al Sud-Invitalia. Dal punto di vista del modello di business, si apprezza l’originalità del modello di revenue condiviso, che tuttavia lascia grande autonomia operativa ai singoli brand presenti nella Piazza. Last but not least, la grande coesione fra i tre fratelli Nicola, Stefano e Gabriele Vitale è l’elemento che impreziosisce questo progetto imprenditoriale che ha coinvolto altri soci ed altri brand.
Cantine Nicosia – la cui visita si è svolta il 20 ottobre – esprime un’idea di innovazione a partire dalla famiglia (family-driven innovation). L’azienda, giunta alla quinta generazione, tra i principali player in Sicilia del settore, è stata capace di innovare nel business del vino, allentando nel tempo la dipendenza economica dalla GDO nella distribuzione ed ampliando la gamma di prodotti offerti alla clientele (anche estera), tra i quali alcuni vini di alta gamma apprezzati e riconosciuti, oltre ai vini biologici e biovegani. Il modello di revenue si è così vivificato. Inoltre, Nicosia ha allargato i confini del business del vino a quello più ampio dell’enoturismo, includendo nelle proprie strategie aziendali il business della ristorazione, quello dei punti vendita diretti, quello delle visite guidate in vigna e in generale dell’ospitalità. Apprezzabile la modalità con cui la famiglia ha condiviso questo progetto di ampliamento del business: dal papà Carmelo ai figli Francesco e Graziano che, ciascuno a seconda delle proprie competenze, si occupa di un ramo specifico dell’attività aziendale.
Entrambe le realtà aziendali visitate stimolano ulteriori riflessioni su come si possa in entrambe promuovere ulteriormente innovazione tecnologica ed innovazione nel business model.